Padre ……………
Oggi ricorre il secondo anniversario
della tua scomparsa ed io, qui,
come ogni sabato in questa umile
cappella, a cercare di ricordarti e,
ti vedo, sempre tra noi.
Padre ………….
sono qui e, vedo
il tuo viso sorridente che
mi guarda e mi conforta.
Padre ……………….
ricordo i consigli e
i rimproveri, che davi noi.
Poi, quando la tua compagna
ti ha lasciato, siamo rimasti,
noi figli, la tua unica fonte
di vita, eravamo tutto per te.
Padre ……..
hai vissuto anni, col solo
pensiero di farci felici e,
ci sei riuscito, anche se
le incomprensioni a volte
ci dividevano.
Padre ……….
ho riversato sui miei figli
l’amore e l’affetto,
che Tu, ci hai dato.
Padre …………………..
ho un solo rimpianto,
non averti avuto
tra le mie braccia,
quando ci hai lasciato.
(Salvatore D.)
A Francesco
Attraverso il lungo corridoio,
lo sguardo, per un attimo, fruga
dalla porta socchiusa e vedo
una sedia vuota.
Dove sei amico ?
hai lasciato un vuoto
immenso, nella vita quotidiana.
Bastava saperti lì, seduto,
per rincuorarci,
il tuo sapere ci illuminava.
Per un attimo, chiudo gli occhi
e penso, penso ai giorni trascorsi
in allegria e nel dolore,
tutto è stato così bello.
Poi mi sveglio e… non Ti vedo,
la realtà, questa realtà,
mi fa capire, che tutto continua,
deve continuare.
Ma la gioia immensa, è saperti
dove Tu, hai sempre sognato
di essere……..
Sei a casa, finalmente!
hai lottato anni, ma ora hai raggiunto
la meta .
E’ strano, vedo la sedia vuota
e ………….. sono felice.
( Salvatore D.)
lo sguardo, per un attimo, fruga
dalla porta socchiusa e vedo
una sedia vuota.
Dove sei amico ?
hai lasciato un vuoto
immenso, nella vita quotidiana.
Bastava saperti lì, seduto,
per rincuorarci,
il tuo sapere ci illuminava.
Per un attimo, chiudo gli occhi
e penso, penso ai giorni trascorsi
in allegria e nel dolore,
tutto è stato così bello.
Poi mi sveglio e… non Ti vedo,
la realtà, questa realtà,
mi fa capire, che tutto continua,
deve continuare.
Ma la gioia immensa, è saperti
dove Tu, hai sempre sognato
di essere……..
Sei a casa, finalmente!
hai lottato anni, ma ora hai raggiunto
la meta .
E’ strano, vedo la sedia vuota
e ………….. sono felice.
( Salvatore D.)
RADICI
Sdraiato sull'erba, a confine tra cielo e terra,
con la testa nell'intreccio di mani a sostener la nuca
e lo sguardo volto a scrutare l'azzurro, perdo coscienza d'essere.
Quel profumo di vento montàno
penetra il mio corpo, solleva il mio spirito.
Un attimo, un'eternità.
Che sgomento
per quel mondo immutabile,
per quel seme che gettato in terra
si muta in pianta per levarsi alle meraviglie del cielo.
Che rapimento di sensi
ancorarsi a quella terra per dar vigore allo slancio,
vivere come chioma d'albero alzato da terra,
nutrirsi di linfa dal basso.
Che purezza le Radici.
(P.B.)
con la testa nell'intreccio di mani a sostener la nuca
e lo sguardo volto a scrutare l'azzurro, perdo coscienza d'essere.
Quel profumo di vento montàno
penetra il mio corpo, solleva il mio spirito.
Un attimo, un'eternità.
Che sgomento
per quel mondo immutabile,
per quel seme che gettato in terra
si muta in pianta per levarsi alle meraviglie del cielo.
Che rapimento di sensi
ancorarsi a quella terra per dar vigore allo slancio,
vivere come chioma d'albero alzato da terra,
nutrirsi di linfa dal basso.
Che purezza le Radici.
(P.B.)
FUGACE CONFESSIONE
Paese Mio!
Nostalgico rifugio dell'età mia fanciulla.
Hai contato i miei passi quando
sul tuo dorso portavi il mio peso;
hai udito il mio tormento quando
i miei passi mi allontanavano da te.
Paese Mio!
Nel mio petto sgorga la tua assidua presenza,
nel mio lume regna il vigore del tuo silenzio,
nella mia tenacia si svela il nerbo delle tue origini.
Paese Mio!
Cogli il mio Inno alle tue Meraviglie,
ritieni il mio omaggio nel seno tuo perenne,
perchè io non ebbi mai a credere
che altro amore avrei vissuto lontano da te.
(P.B.)
Nostalgico rifugio dell'età mia fanciulla.
Hai contato i miei passi quando
sul tuo dorso portavi il mio peso;
hai udito il mio tormento quando
i miei passi mi allontanavano da te.
Paese Mio!
Nel mio petto sgorga la tua assidua presenza,
nel mio lume regna il vigore del tuo silenzio,
nella mia tenacia si svela il nerbo delle tue origini.
Paese Mio!
Cogli il mio Inno alle tue Meraviglie,
ritieni il mio omaggio nel seno tuo perenne,
perchè io non ebbi mai a credere
che altro amore avrei vissuto lontano da te.
(P.B.)
FIGLI
La gioia di un attimo,
l’avventura di una notte,
e……. il prosequio di una vita.
Il frutto di un amore,
che resta, per sempre
nei nostri cuori.
Coronato dalla nascita
dei nostri figli.
(Salvatore D.)
l’avventura di una notte,
e……. il prosequio di una vita.
Il frutto di un amore,
che resta, per sempre
nei nostri cuori.
Coronato dalla nascita
dei nostri figli.
(Salvatore D.)
PAESE TRADITO
Oh! Paese dal fresco respiro di tramontana
e dai solenni colli gonfi di saggezza popolana;
tu che tutto Odi dalle cocenti colline di grano dorato,
rimembra nel tempo immortale il tradimento a lungo celato.
Oh! Paese di glorifica moltitudine in eccedenza
tu che col calore del tuo fango dai vita ad ogni discendenza,
e che con tempra ad ogni pietra dai sostegno,
cogli oggi dei retti fanciulli il pianto senza ritegno.
Fiumi di stilla scorrono tra le valli ove tuonano gli affanni
e impetuosi si offrono a te per soffocare i tiranni,
amaro è il dolore che come morte segna le facce scarne
affinchè mai la gente possa del vile atto dimenticarne.
questa terra oggi pare fanciulla che di amore è perduta,
questa terra oggi è tradita da quella gente irrisoluta;
Lode a te paese mio seppur nelle tue radici hai visto serpi strisciare,
Lode a te uomo che madre ancora hai perduto nel vedere un tuo figlio mancare.
e dai solenni colli gonfi di saggezza popolana;
tu che tutto Odi dalle cocenti colline di grano dorato,
rimembra nel tempo immortale il tradimento a lungo celato.
Oh! Paese di glorifica moltitudine in eccedenza
tu che col calore del tuo fango dai vita ad ogni discendenza,
e che con tempra ad ogni pietra dai sostegno,
cogli oggi dei retti fanciulli il pianto senza ritegno.
Fiumi di stilla scorrono tra le valli ove tuonano gli affanni
e impetuosi si offrono a te per soffocare i tiranni,
amaro è il dolore che come morte segna le facce scarne
affinchè mai la gente possa del vile atto dimenticarne.
questa terra oggi pare fanciulla che di amore è perduta,
questa terra oggi è tradita da quella gente irrisoluta;
Lode a te paese mio seppur nelle tue radici hai visto serpi strisciare,
Lode a te uomo che madre ancora hai perduto nel vedere un tuo figlio mancare.
MISTERO DEL CREATO nel Perchè....del perchè
Mai cosa fù più schietta e lesta
dover spiegare ad un bimbo il perchè
di quel batuffolo cotonato che,
gonfio di leggerezza, si dondola al cielo.
Guarda, guarda! una nuvola. Perchè!?
Perchè l'acqua su terra si leva in vapore
a formare ciò che non sa di essere
e che noi vediamo nuvola,
per poi divenir ancora acqua e batter di nuovo terra.
Ah! Ecco perchè! E Perchè?
Beh! Perchè...perchèeee...
(P.B.)
dover spiegare ad un bimbo il perchè
di quel batuffolo cotonato che,
gonfio di leggerezza, si dondola al cielo.
Guarda, guarda! una nuvola. Perchè!?
Perchè l'acqua su terra si leva in vapore
a formare ciò che non sa di essere
e che noi vediamo nuvola,
per poi divenir ancora acqua e batter di nuovo terra.
Ah! Ecco perchè! E Perchè?
Beh! Perchè...perchèeee...
(P.B.)
FANTASMI
E’ notte !
i fantasmi vagano, in cerca di pace,
tra le soffitte di un castello,
il nostro castello !
Ridotto dal tempo,
in misere macerie,
che solo la volontà
di chi ! …………..
ha sempre creduto in esso,
ora sta tornando alla luce.
I fantasmi sanno,
attendono, nel silenzio, il loro turno,
sanno che quando tutto sarà
portato a termine, ognuno
avrà un posto,
il proprio posto !
Pian piano, con i resti,
affiorano alla mente
ricordi, non troppo lontani,
ed anche amari.
Ogni uomo, cerca un angolo,
ma l’uomo non è un fantasma,
lui non aspetta,
lui corre, lui cerca, lui vuole,
pretende, il proprio posto,
chiudendo gli occhi e …..
non curandosi di chi gli é accanto.
E tu ! seduto in disparte,
che fai, attendi ?
o corri ?
non correre, aspetta,
medita, nel silenzio
della notte, come un fantasma.
E come un fantasma, avrai
un angolo tra le mura del castello,
il castello della vita,
il castello dell’amicizia.
Ricorda che il Tuo posto non sarà
mai di altri.
(Salvatore D.)
i fantasmi vagano, in cerca di pace,
tra le soffitte di un castello,
il nostro castello !
Ridotto dal tempo,
in misere macerie,
che solo la volontà
di chi ! …………..
ha sempre creduto in esso,
ora sta tornando alla luce.
I fantasmi sanno,
attendono, nel silenzio, il loro turno,
sanno che quando tutto sarà
portato a termine, ognuno
avrà un posto,
il proprio posto !
Pian piano, con i resti,
affiorano alla mente
ricordi, non troppo lontani,
ed anche amari.
Ogni uomo, cerca un angolo,
ma l’uomo non è un fantasma,
lui non aspetta,
lui corre, lui cerca, lui vuole,
pretende, il proprio posto,
chiudendo gli occhi e …..
non curandosi di chi gli é accanto.
E tu ! seduto in disparte,
che fai, attendi ?
o corri ?
non correre, aspetta,
medita, nel silenzio
della notte, come un fantasma.
E come un fantasma, avrai
un angolo tra le mura del castello,
il castello della vita,
il castello dell’amicizia.
Ricorda che il Tuo posto non sarà
mai di altri.
(Salvatore D.)
IMMAGINA
Se il sole potesse parlare,
cosa direbbero i suoi raggi ?
Se i fiori del prato a primavera,
potessero raccontare i nostri
amori, le nostre fughe,
cosa diresti, Tu, per
non arrossire ?
Se la pioggia, cadendo, bagnasse
il tuo viso, confondendo rugiada
e lacrime, Tu, avresti bisogno
del vento per separare il dolore.
Se l’amore che provi per me,
è pari al calore del sole, ai fiori
del prato, alla pioggia che bagna e
al vento che soffia……………..
Allora non temere, non avere rimpianti,
per quello che hai fatto, per ciò che hai
provato.
Il frutto del nostro amore,
è in te e tu sola hai il diritto di
amare ciò che ti appartiene.
(Salvatore D.)
cosa direbbero i suoi raggi ?
Se i fiori del prato a primavera,
potessero raccontare i nostri
amori, le nostre fughe,
cosa diresti, Tu, per
non arrossire ?
Se la pioggia, cadendo, bagnasse
il tuo viso, confondendo rugiada
e lacrime, Tu, avresti bisogno
del vento per separare il dolore.
Se l’amore che provi per me,
è pari al calore del sole, ai fiori
del prato, alla pioggia che bagna e
al vento che soffia……………..
Allora non temere, non avere rimpianti,
per quello che hai fatto, per ciò che hai
provato.
Il frutto del nostro amore,
è in te e tu sola hai il diritto di
amare ciò che ti appartiene.
(Salvatore D.)
FANTASIA
Deliziosa e calda figura, che vaghi
nella mia mente senza dirmi
quello che tu !
Incosciamente vuoi farmi capire,
io chiedo a te oh ! dolce visione
di intercedere presso il mio
subconscio e, farmi viaggiare
con te, nella stessa dimensione,
e farmi provare quello che
nessuno ha mai provato,
così da rendere mia la felicità di cui
manco.
(Salvatore D.)
nella mia mente senza dirmi
quello che tu !
Incosciamente vuoi farmi capire,
io chiedo a te oh ! dolce visione
di intercedere presso il mio
subconscio e, farmi viaggiare
con te, nella stessa dimensione,
e farmi provare quello che
nessuno ha mai provato,
così da rendere mia la felicità di cui
manco.
(Salvatore D.)
A un Amico
A te, che hai lottato
anni per i tuoi ideali.
A te, che hai lottato
anni contro le ingiustizie.
A te, che hai lottato
anni per i tuoi sogni.
Ora che hai raggiunto
la meta, hai ceduto.
Sei caduto !
perché ? per cosa ?
chi ha osato tanto ?
Ma non temere,
Tu, non hai perso !
Tu, non sei morto !
Tu stai solo riposando,
un riposo riflessivo,
Tu, stai aspettando…..
Loro non sanno, che Tu vivi !
che Tu sei, più forte di prima,
di sempre ! e che …………….
Stai solo aspettando
l’attimo per rinascere.
(Salvatore D.)
anni per i tuoi ideali.
A te, che hai lottato
anni contro le ingiustizie.
A te, che hai lottato
anni per i tuoi sogni.
Ora che hai raggiunto
la meta, hai ceduto.
Sei caduto !
perché ? per cosa ?
chi ha osato tanto ?
Ma non temere,
Tu, non hai perso !
Tu, non sei morto !
Tu stai solo riposando,
un riposo riflessivo,
Tu, stai aspettando…..
Loro non sanno, che Tu vivi !
che Tu sei, più forte di prima,
di sempre ! e che …………….
Stai solo aspettando
l’attimo per rinascere.
(Salvatore D.)
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