Un saluto al mio paese

Guardo il mio paese nel suo profilo immerso
sotto il cielo di maggio luminoso e terso
con il sole nelle case e nei cassetti del pane..
si da arie da rapace e guardiano del reame
lo sento di mattina accendere i motori ..
spalancare le giornate alle gioie e ai dolori

Con la luce sulle strade e i bambini a scuola ..
sembra un quadro da rubare .. un aquilone mentre vola
mi ricordo i pomeriggi assolati e lunghi …
con la vita che si apriva in un battito di ali

Eravamo in tanti ad aspettare un treno ..
eravamo amici ed eravamo tutti uguali
anche adesso se ci penso vedo i segni del passato ..
vedo il tempo che ho vissuto e la vita che ho lasciato
vedo il lampo nei suoi occhi e tutto ciò che è stato
sento il suono di campane e ricordo in un minuto

Sul Serro della Croce si facevano le guerre …
le battaglie dei bambini non fanno prigionieri
eravamo cavalieri senza spade ne bandiere ..
con le scarpe prese a rate per i giochi e per le fiere
guardo il mio paese e son curioso di capire
perché mai non si è mai persa quella voglia di tornare
siamo innamorati ancora di quel suono di campane
per un’altro giorno insieme nelle vite ormai lontane

Vito Rorro

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