Vagabondando al calar del sole verso sera,
inforcai un tranquil sentiero,
udii cantar gli uccelli e le cicale,
che come me in quella vedura
contemplavo la tanto attesa sera,
talmente era stata la giornata
soffocante e dura,
d’aver sofferto a quella calura.
Allugai il passo sentendomi rinvigorito
quello sferzo di fresco mi aveva gia ringiovanito.
Pensai subito a quando ero fangiulletto
che passando nel medesimo sentiero,
andavo disturbando con schiamazzi e fionda,
l’armonia che regnava nei paraggi.
Or che nell’animo son cambiato
ed ivi ritorno a respirar,
perdonami se puoi madre natura,
d’averti a quel tempo disturbato.
Tonino Pagnotta
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