La donna mia

Nell’avvicinarsi al mio cospetto
scivolarono i pochi veli dal petto,
la vidi bellissima nel suo aspetto
non trovando alcun difetto.
Spensi quel piccolo barlume
accanto al nostro letto,
a voi l’immagginar
lasciandovi il fatto.

Con cauta discrezione e con
immenso rispetto non diro’
chi fosse la venere nel letto.
Svegliandomi l’indomani
per un natural bisogno,
lo posso confermare
era la mia donna,
non era un sogno.

Tonino Pagnotta.

3 commenti:

  1. bella composizione poetica, bella la dichiarazione d'amore per la propria donna.
    Franco R.

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  2. Grazie del commento positivo a l'anonimo conosciuto....Tonino P

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  3. per me è un piacere leggere poesie inedite, amo le opere di autori non famosi di cui l'Italia si alimenta culturalmente. Anche io scrivo brevi opere; in fondo noi italiani siamo un popolo di poeti! Saluti.
    Franco Ruffo

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